14/04/2015 Notizie

Bullismo e cyberbullismo: linee per azioni di prevenzione e contrasto

«Sono tre le parole chiave che sintetizzano i pensieri di studenti, docenti e parlamentari che hanno parlato questa mattina e sono la consapevolezza, il dialogo e la responsabilità.»

Così il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha presentato le Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo in occasione del convegno Non più bulli e cyberbulli per una scuola attiva e accogliente (consulta le linee guida) che si è svolto ieri presso la sala Zuccari del Senato. Le linee di orientamento sono state presentate congiuntamente alla formalizzazione dell’Advisory board del Safer Internet Center Italia che raccoglie una trentina tra enti pubblici e privati, associazioni, società e aziende che da alcuni anni, sotto il coordinamento del MIUR e all'interno del programma dell'Unione europea, lavora per rendere la rete un luogo sicuro per i giovani. Le linee di orientamento «non sono certo un'arma in grado di contrastare definitivamente il fenomeno – ha detto il Ministro - ma un piccolo atto, un atto politico, per il recupero di una priorità che non era stata messa al centro dopo le ultime linee guida del 2007. Si tratta di linee guida rivolte sia agli studenti che devono acquisire la consapevolezza di avere davanti a loro un'autostrada e che per usarla con sicurezza e coscienza devono avere una patente, sia alle famiglie che non devono essere lasciate sole. E sono rivolte soprattutto alla scuola, ai dirigenti e agli insegnanti, "motori della svolta", che hanno bisogno di una preparazione adeguata visti i temi delicati.»   Le linee di orientamento, prevedono, tra le altre cose, una «riorganizzazione della governance, con il trasferimento delle funzioni in capo agli osservatori regionali ai centri territoriali di supporto, che diventeranno - ha puntualizzato il ministro - la "casa" in cui potranno confluire tutte le organizzazioni impegnate nel contrasto del fenomeno. Le scuole saranno inoltre chiamate a realizzare interventi mirati alla prevenzione del bullismo, offrire lezioni di web sicuro all'interno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dell'offerta formativa e aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata all'uso di smartphone e computer.» Prevista anche la formazione degli insegnanti sia sul piano psico-pedagogico sia sulle nuove tecnologie.

Secondo la recentissima ricerca del portale skuola.net, realizzata per la campagna itinerante per la sicurezza sul web “Una vita da social” della Polizia postale, 1 ragazzo su 3 degli oltre 15.000 intervistati ha subito atti di bullismo; nella fascia di età tra i 14 e i 17 anni le vittime di bullismo sono quasi 2 su 5; 1 vittima su 3 denuncia la presenza di ragazze tra gli aggressori. Il bullismo continua a svilupparsi soprattutto offline (87%) ma quello online è in crescendo soprattutto fra le femmine e nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. «Il dilagare repentino del cyberbullismo richiede certamente un intervento normativo che possa tutelare il minore, soprattutto in via preventiva, ma non basta», ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso in apertura del Convegno. «Affinché l'applicazione della norma non rimanga lettera morta bisogna agire, comunicando con i giovani, le famiglie e la scuola». Grasso ha sottolineato inoltre che «bisogna educare alla responsabilità, perché siamo cittadini e persone che si rivolgono ad altre persone anche quando pubblichiamo un post, un commento, un tweet o inviamo un messaggio in un gruppo. Sono convinto – ha concluso - che con un'azione ad ampio spettro che coinvolga i giovani e, contemporaneamente, le famiglie, le scuole e le Istituzioni su queste basi, si possa educare ad un uso consapevole della rete.» Necessità ribadita anche dal Sen. Luigi Manconi: «Intendiamo dare una normativa in materia di bullismo e cyberbullismo che non sia esclusivamente di natura repressiva perché sarebbe destinata al fallimento. Vogliamo una tutela in primo luogo delle vittime ma dobbiamo anche individuare le dinamiche capaci di portare gli adolescenti a farsi carnefici dei loro coetanei, per questo serve un piano educativo, formativo e pedagogico.» Al centro, dunque, la tutela del minorenne attraverso una strategia integrata di sensibilizzazione/formazione e forme specifiche di prevenzione e repressione al di fuori della sfera penale. E’ quanto prevede anche il disegno di legge per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo che si appresta ad essere discusso al Senato su proposta di senatori della Commissione per i diritti umani, presentato nel corso della Conferenza dalla Senatrice Ferrara e dal Senatore Mazzoni. Durante l'incontro sono stati inoltre presentati i progetti di contrasto al bullismo e cyberbullismo realizzati in alcuni istituti scolastici italiani. Sempre oggi è stata lanciata la seconda fase del Safer Internet Centre per l'Italia, coordinato dal MIUR e realizzato in collaborazione con la nostra Authority e con Polizia di Stato, Università degli Studi di Firenze e di Roma "La Sapienza", Save the Children, Telefono Azzurro, Edi onlus, Movimento Difesa del Cittadino, Skuola.net. 

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