Pubblicati il sesto e settimo rapporto di monitoraggio dell’Autorità garante. Quasi seimila le tutele al primo semestre 2024

Aumenta il numero dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna). Gli iscritti negli elenchi tenuti dai tribunali per minorenni hanno raggiunto quota 4.273, registrando un incremento complessivo dell’6,59% dal 31 dicembre 2023 al 30 giugno 2024. I distretti di Corte d’appello nei quali si sono riscontrati i maggiori incrementi sono Genova (58,33%), Firenze (42,37%), Milano (20,11%) e Trieste (15%).  

È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza contenute nel VII Rapporto di monitoraggio sul sistema della tutela volontaria pubblicato oggi sul sito tutelavolontaria.garanteinfanzia.org. Insieme a esso è possibile consultare anche il sesto rapporto. Entrambi i dossier contengono informazioni anche sui corsi di formazione organizzati dai garanti delle regioni e delle province autonome. 

I tutori volontari sono privati cittadini, adeguatamente formati, che senza percepire compensi accompagnano i minori stranieri nel processo di integrazione. Per saperne di più. 

Al 30 giugno 2024 risultavano in corso 5.986 tutele volontarie, un dato sostanzialmente stabile. Palermo si conferma come il tribunale con il maggior numero di tutele (3.808), registrando un incremento significativo rispetto al dato di fine 2023 (2.338). Seguono, per numero di tutele, Brescia (424), Milano (375), Venezia (178), Torino (152), Genova (150) e Trieste (150). 

Nel primo semestre del 2024 i corsi di formazione per tutore volontario sono stati 137: conclusi con successo dall’88% dei partecipanti. Di questi, circa l’81% (338 persone) ha accettato di essere inserito negli elenchi istituiti nei tribunali per i minorenni. La percentuale di inserimento rispetto ai partecipanti che hanno concluso il corso si conferma stabile rispetto agli anni precedenti, riflettendo una buona adesione al ruolo di tutore volontario da parte dei candidati che completano il percorso formativo. Solo il 12% non ha portato a termine il corso dopo averlo iniziato.