Criminalità minorile, Terragni: “Lavorare sui minori stranieri non accompagnati"
L’Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza in audizione in Commissione antimafia: focus anche sull'uso distorto del digitale
Nel corso dell’audizione del 29 ottobre davanti alla Commissione parlamentare antimafia, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Marina Terragni ha parlato di contrasto della devianza minorile e diffusione della cultura della legalità tra i minorenni. In particolare, ha posto l’attenzione sui progetti dell’Autorità garante rivolti ai minori stranieri non accompagnati (Msna) e sui rischi legati all’uso precoce e distorto del digitale, tema sul quale l’attenzione è costante.
Secondo i dati richiamati da Terragni, gli Msna hanno un rischio quasi sei volte maggiore di entrare in contatto con la giustizia rispetto ai coetanei. A fronte di questi dati, l’Autorità ha recentemente avviato un’indagine - nell’ambito del progetto finanziato con le risorse europee del Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) - per analizzare i fattori di rischio e la qualità delle risposte educative e giudiziarie. Nell’ambito dell’iniziativa sono previsti anche focus group e tavoli territoriali con operatori e istituzioni.
Terragni ha inoltre richiamato l’attenzione sull’uso dei social da parte delle organizzazioni criminali per veicolare modelli di vita violenti e seduttivi. A tale proposito l’Autorità garante sostiene il disegno di legge 1136 che mira a limitare l’accesso precoce alle piattaforme e a promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte a famiglie e adolescenti.
Tra le esperienze dell’Autorità presentate: il progetto Dalla mia prospettiva, che ha coinvolto ragazzi detenuti in cinque istituti penali minorili e un pacchetto formativo sulla giustizia riparativa destinato a professionisti e forze dell’ordine. Ricordata infine la pubblicazione di una ricerca sulla condizione dei minorenni nel programma di protezione dei collaboratori di giustizia, che evidenzia criticità normative e psicologiche del sistema.























