24/09/2025 Notizie
Famiglia

Caso Monteverde, la perizia conferma i rischi per la salute della minorenne

Terragni: “Le nostre preoccupazioni erano fondate”. La Ctu evidenzia i possibili effetti indiretti del trasferimento in casa famiglia

“Caso Monteverde: la salute della bambina Stella, affetta da sindrome di Fabry, potrebbe essere a rischio se venisse trasferita in casa famiglia. I nostri timori, espressi il 27 maggio scorso in una lettera al Tribunale di Roma – che in seguito ha disposto una perizia – sono stati confermati dalla valutazione realizzata dalla Ctu incaricata”. Così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Marina Terragni a commento della pubblicazione della perizia sulla bambina di cui il Tribunale ha disposto l’allontanamento dalla madre e il collocamento in casa famiglia.

Come si legge nella perizia: “Gli eventi traumatici o stressanti rilevanti di natura emotiva, acuti o cronici, possono – pur senza un legame dimostrato causa effetto – incidere sul decorso clinico in modo indiretto, non solo aumentando il rischio di peggioramento di sintomi soggettivi, ma anche aumentando la vulnerabilità a disturbi psichici e riducendo l’aderenza alle cure. Questo è cruciale per i pazienti con sindrome di Fabry poiché la mancata aderenza alle cure può accelerare la perdita irreversibile della funzionalità degli organi coinvolti, in particolar modo per quanto riguarda la malattia renale cronica, il coinvolgimento cardiaco, e gli eventi cerebrovascolari a cui i soggetti anche se eterozigoti come ‘Stella’ possono andare incontro nel corso della propria storia clinica. Tali complicanze una volta che si manifestano sono in grado di portare ad una riduzione significativa dell’aspettativa di vita”. E ancora: “L’allontanamento dall’ambiente abituale e il collocamento in struttura non accelerano direttamente la progressione biologica della sindrome di Fabry, ma possono rappresentare una evenienza in grado di creare stress significativo per la minore e quindi costituire un fattore di rischio indiretto per l’evoluzione della malattia, la gestione clinica e la qualità di vita”.

“Le nostre preoccupazioni, espresse nell’auspicio che il Tribunale disponesse i necessari approfondimenti medici – aggiunge Terragni – si sono pertanto rivelate fondate”.

Nel corso del convegno sul “rifiuto genitoriale” promosso dal senatore Gian Marco Centinaio e svoltosi in Senato il 18 settembre scorso, l’avvocato Mirella Zagaria aveva affermato che “il Garante nazionale è intervenuto a gamba tesa su casi specifici dove ha chiesto la sospensione dell’esecuzione”. “Le affermazioni dell’avvocato Zagaria sono molto gravi e non corrispondono in alcun modo a verità” conclude Terragni. “Come detto, ci siamo limitati a esprimere l’auspicio che la salute della minore, affetta da una seria patologia genetica multiorgano, fosse in ogni modo tutelata, auspicio che avevamo – ben più che il diritto – il preciso dovere di formulare, a tutela della bambina e di cui il Tribunale, che ringraziamo, ha voluto tenere conto. Le risultanze della perizia dimostrano che le nostre preoccupazioni erano più che motivate”.

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