17/02/2017 - E’ conosciuto come “Il più Bel Carnevale della Sicilia”, quello di Acireale (CT) e i suoi cittadini ne vanno fieri. Ne avevano parlato anche al Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora quando, in una tappa del Tour 2015 “Diritti al Futuro”, aveva incontrato i ragazzi detenuti presso il locale Istituto penale per i minorenni (IPM). Un’arte antica quella della cartapesta, utilizzata per la costruzione dei carri allegorici e le decorazioni cittadine: una tradizione che sei ragazzi ospiti della struttura, scelti tenendo conto delle attitudini e del percorso individuale di ciascuno, hanno avuto l’occasione di apprendere grazie al progetto “Via della Libertà”. “Un’iniziativa significativa, nella quale ho creduto quando ho visto negli occhi dei ragazzi il desiderio di riscattarsi e la determinazione a sperimentarsi in nuovi percorsi. Un merito particolare va anche riconosciuto agli operatori che con loro lavorano e che credono fermamente nel valore educativo di ogni attività” afferma Vincenzo Spadafora, che ha sostenuto l’iniziativa realizzata in IPM con la collaborazione dell’Associazione culturale “Belfiore - Di Paola” appartenente alla Fondazione Carnevale di Acireale. I ragazzi, guidati da due abili maestri cartapestai, hanno prodotto dei manufatti dal forte contenuto simbolico, etico ed artistico: dodici coloratissime farfalle che sono andate ad abbellire la facciata principale del Palazzo Comunale per tutta la durata del Carnevale acese, ricevendo l’apprezzamento della comunità e l’attenzione di stampa e televisioni locali. Imparata l’arte… i ragazzi sperano di non metterla da parte e poter avere ancora occasioni come questa per valorizzare le loro risorse positive, acquisire nuove abilità, aprirsi a nuove prospettive.