Siti di scambi di foto e video, Marina Terragni: “È la banalità dello stupro”
“Il fenomeno è espressione della più tenace e sordida volontà di dominio sulle donne e sui minori. E va perseguito con determinazione”

“Dopo la scoperta e la chiusura della pagina Facebook ‘Mia moglie’ si moltiplicano le segnalazioni di siti e iniziative social che violano senza consenso e a loro insaputa l’intimità di donne e ragazze – mogli, fidanzate, figlie, e anche personaggi pubblici le cui immagini vengono manipolate e pornografizzate – per esporla allo scambio sessuale tra uomini. È la banalità dello stupro”. Così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Marina Terragni.
“Tra questi gruppi social, denuncia don Fortunato Di Noto fondatore dell’associazione Meter contro la pedopornografia, anche siti Telegram i cui utenti in modalità ‘privata’ si scambiano foto e video di bambine”.
“Queste ripugnanti iniziative, chi le organizza e chi vi prende parte – continua Terragni – vanno perseguiti con tutta la forza e la determinazione necessarie, con denunce individuali e collettive e anche, nel caso i portali abbiano sede all’estero, con accordi bilaterali tra l’Italia e i paesi che li ospitano”.
“Non è immaginabile – conclude l’Autorità garante – che i perpetratori di queste violenze e di questi abusi, espressione della più tenace e sordida volontà di dominio sulle donne e sui minori, si spostino semplicemente da una piattaforma all’altra, continuando impuniti a praticare le loro attività perverse”.