23/06/2015 Notizie

Gli adolescenti italiani e il rapporto con le istituzioni

Qual è il rapporto dei ragazzi con le istituzioni, la politica e gli ideali? È questo l’obiettivo del sondaggio realizzato da SWG su commissione dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza che ha interpellato la fascia degli adolescenti e post adolescenti, presentato nel corso della quarta relazione al Parlamento. Le analisi presentano un confronto sistematico tra minorenni suddivisi in due classi di età 14-15enni e 16-17enni. Uno dei tratti fondamentali che emergono dal sondaggio evidenzia quanto i minorenni abbiano una visione dello Stato decisamente positiva rispetto a giovani e adulti e, allo stesso modo, abbiano un senso di fiducia più ampio sia a livello generale, che rispetto a specifici soggetti e istituzioni. A conferma, di fronte alla domanda specifica su quale fosse l’occasione in cui si è sentita maggiormente la presenza dello Stato, il 33% dei 14-15enni e il 40% del 16-17enni ha risposto di aver avvertito, forte, la presenza dello Stato di fronte alle notizie che riguardano i politici e la corruzione.

Un altro elemento fondamentale riguarda il senso di esclusione che deriva dalle enormi difficoltà dei giovani a entrare nel mondo del lavoro: sono infatti più del 25% dei minorenni e del 37% dei giovani che dichiarano di provare un senso di esclusione rispetto allo Stato a causa della difficoltà di riuscire a inserirsi nel mondo del lavoro, che segna l’ingresso nel mondo degli adulti e dei cittadini.

Per quanto riguarda l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza l’opinione condivisa degli intervistati è che sia un’istituzione importante, utile e necessaria: il Garante è percepito come un soggetto che sta dalla parte dei minorenni e che, quindi, può rappresentare per loro un importante riferimento, oltre che promuoverne e tutelarne i diritti. Per il 76% dei 14-15enni, il 73% dei 16-17enni, il 67% dei giovani e il 65% degli adulti, la figura dell’Autorità garante è necessaria; mentre per il 77% di 14-15enni e 16-17enni, il 63% dei giovani e il 62% degli adulti è utile.

Nonostante la sfiducia, per molte delle istituzioni citate, risulta comunque un senso di orgoglio e appartenenza nei confronti dello Stato che emerge, in particolar modo, dal fatto che in grandi percentuali l’Inno di Mameli susciti sentimenti positivi in tutte le fasce d’età. Infatti il 42% dei 14-15enni, il 43% dei 16-17enni, il 41% dei giovani e il 36% degli adulti, alla domanda sulle sensazioni suscitate dall’ascolto dell’Inno di Mameli dichiara di cantarlo spontaneamente; mentre il 40% dei 14-15enni, il 37% dei 16-17enni, il 31% dei giovani e il 41% degli adulti afferma di sentirsi orgoglioso di essere italiano. L’intero sondaggio è contenuto nella relazione annuale.

Scarica il sondaggio.

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