Ultima tappa del Tour #dirittialfuturo a Conegliano

«Stiamo girando l’Italia in cerca di “buone pratiche” da mettere a sistema, da far conoscere e diffondere. In questa terra dove ci si è sempre rimboccati le maniche di fronte a difficoltà e calamità naturali, abbiamo individuato una realtà che ha saputo dare una risposta concreta al disagio giovanile della dipendenza, nelle sue varie forme», così il Garante Spadafora alla vigilia della decima e ultima tappa del Tour #dirittialfuturo.

In Veneto, quindi, in un paese famoso per i suoi tesori d’arte, in una zona dove vige la cultura del fare, alle 14 il Garante sarà al Centro per le Dipendenze Giovanili (Ser.D. – modulo giovani) di Conegliano che dal 2003 lavora con adolescenti e giovani con problematiche di dipendenza da sostanze o alcol. «È anche un esempio di collaborazione tra pubblico e privato sociale, con personale qualificato e un’attenzione speciale per i ragazzi ospitati, fra i 15 e i 24 anni, e per le loro famiglie». Come nelle altre tappe del Tour #dirittialfuturo, Spadafora parlerà con i ragazzi, li ascolterà, cercherà di capire le loro esigenze e necessità. A Conegliano, grazie alla collaborazione con l’Associazione Comunità Giovanile onlus, il percorso di valutazione e disintossicazione può essere seguito anche in forma residenziale presso il modulo La Zattera. «La dipendenza è uno dei problemi che sta piegando molti giovani. Abbiamo il dovere di aiutarli, prima con una cultura dei valori e della socialità, dopo, in caso di dipendenza, con politiche di inclusione sociale e di recupero».

La giornata vedrà anche l’incontro con Minori delle comunità per minori del territorio, percorsi “da” e “verso” il Centro per le dipendenze, e Una famiglia per un po’, sorta di affido per i giovani che, concluso il programma terapeutico, non possono rientrare nella famiglia d’origine.

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