03/11/2015 Notizie

Malala, per garantire il diritto allo studio

Sarà proiettato domani in anteprima alla Camera dei deputati 'Malala', il film sulla vita della giovane pakistana simbolo della battaglia per il diritto allo studio delle bambine e delle ragazze, ferita gravemente dai talebani nel 2012 mentre tornava da scuola e vincitrice del premio Nobel per la Pace nel 2014.

Il documentario, diretto dal regista premio Oscar Davis Guggenheim, sarà presentato alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che introdurrà l'evento, e ad un rappresentante legale di Sky/20th Century Fox, che lo ha prodotto insieme a National Geographic Channel, Image Nation Abu Dhabi e Participant Media. La proiezione sarà preceduta da un video-messaggio di ringraziamento che Malala ha voluto inviare alla Camera. Sarà presente anche l'Autorità garante per l’Infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora

Il lungometraggio, che uscirà nelle sale cinematografiche il 5 novembre, racconta attraverso interviste e animazioni la storia dello straordinario coraggio di questa ragazza oggi 18enne, che il 9 ottobre del 2012, a soli 15 anni, venne gravemente ferita dai colpi di mitra sparati dai talebani mentre si trovava sullo scuola-bus che la riportava a casa, nella valle dello Swat, in Pakistan. Gli estremisti consideravano Malala una minaccia a causa del suo impegno per il diritto fondamentale all'educazione, soprattutto per le giovani donne.

Dall'età di 11 anni attraverso un blog scritto sotto pseudonimo per la Bbc, descriveva la sua vita in una città tiranneggiata dai talebani. Malala, che attualmente vive in Inghilterra, è tutt'ora sotto protezione insieme con la sua famiglia, dal momento che i talebani hanno sempre minacciato nuovi attentati qualora fosse sopravvissuta.

Un anno fa, all’indomani dell’assegnazione del Premio Noble a Malala, il Garante Spadafora aveva espresso tutta la sua felicità con queste parole: “Il Comitato norvegese ha lanciato un monito al mondo per ricordare quanto importante sia istruire ed educare qualunque bambino, in qualunque Paese e qualunque religione professi”.

Nel film il regista ricostruisce il rapporto di Malala con il padre che le ha ispirato l'amore per lo studio e l'istruzione e ripropone l'appassionato discorso del 2013 alle Nazioni Unite durante il quale Malala ha commosso il mondo intero con queste parole: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”.

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