29/09/2015 Notizie

L'arte come partecipazione con l'albero dell'identità

L’arte come riqualificazione. L’arte come partecipazione. L’arte come riscoperta di sé. Ecco i tre punti cardine di “Ristazionarti – Settebagni”, progetto formativo rivolto ad insiemi eterogenei della società, frutto della collaborazione tra Rfi (Rete ferroviaria italiana), la scuola media “Ungaretti” di Roma e le associazioni no profit Happy Coaching & Counseling e “Il mio quartiere Settebagni”.

L’inedita squadra ha realizzato, presso la stazione ferroviaria di Settebagni, un intervento di riqualificazione degli spazi pubblici dello scalo romano, collaborando nella creazione dell’ “Albero delle identità”, opera collettiva realizzata con la tecnica del mosaico artistico.

I lavoratori della Rfi impegnati nel progetto di riqualificazione professionale, perché ritenuti inidonei alle ordinarie attività, hanno preparato il fondo dell’opera, mentre gli studenti hanno realizzato decine di foglie in ceramica decorate con i nomi e i valori ideali da portare nella società. Ogni giovane partecipante ha realizzato due foglie dove oltre ad incidere sopra il proprio nome hanno scritto, su ciascuna foglia un’abilità. La prima abilità è quella che vogliono portare nella società degli adulti. La seconda abilità è quella che intendono rafforzare perché utile alla costruzione della persona che vogliono essere.

“E’ stata un esperienza di lavoro condivisa – ha raccontato Stefano Battiato, formatore aziendale e ideatore del progetto, ai ragazzi di Sarai Teens Digital Radio, la radio dell’Authority fatta dai ragazzi – Volevamo costruire qualcosa di utile sia per la comunità sia per lo stato mentale e fisico dei ragazzi. Sostenendo un corso di formazione vero e proprio, a scuola, gli studenti si sono “auto-scoperti”, divertendosi. Sono nate nuove amicizie, nuove relazioni. Grazie alla creazione dell’Albero delle identità, hanno acquisito capacità di esprimersi, di parlare. Hanno avuto la possibilità di essere ascoltati, compresi e protagonisti”.

Ma perché un albero? “Perché l’albero è sfida. Ma soprattutto radicazione, appartenenza, sostegno e crescita. Insomma, vita” ci ha detto Stefano. “Volevamo unire società e scuola. Creare un senso di comunità a Settebagni, dove scuola e stazione sono un unico insieme. I ragazzi della terza media, al quale il progetto era rivolto ora, un anno dopo, vanno al liceo, passando da quella stazione e vedendo il loro albero”.

Un progetto, quindi, orientato al risultato, nel breve periodo. Orientato a far capire ai ragazzi che la scuola serve anche a sviluppare competenze trasversali, come l’empatia, utili nella vita di tutti i giorni. Settebagni è una realtà difficile. Un progetto come l’Albero delle Identità tira fuori problematiche e situazioni delicate. “Aver dato stimoli, curiosità a ragazzi con vite e trascorsi così forti, è stato il primo grande successo dell’iniziativa, che stiamo cercando di portare nel resto d’Italia”.

Se la scuola, aiutata, valorizzata e sostenuta, anche dall’esterno, riesce ad ottenere questi risultati, vince. E allora può cambiare la vita.

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