06/02/2024 Notizie
Educazione

Safer internet day, Garlatti: “Più educazione digitale di fronte ai rischi dell’AI”

L’Autorità garante all’evento di Generazioni connesse a Roma: appello per l'attivazione della Consulta su diritti dei minorenni e digitale

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha partecipato questa mattina a Roma al Teatro Ambra Jovinelli, insieme a 500 studenti, al Safer Internet Day “Together for a Better Internet for Kids” organizzato dal Ministero dell’istruzione e del merito con il consorzio Generazioni Connesse.

“Internet oggi è anche intelligenza artificiale, una risorsa a disposizione di tutti, anche dei minorenni” ha dichiarato stamattina Carla Garlatti a margine di Together for a Better Internet for Kids all’Ambra Jovinelli. “La quasi totalità degli studenti sa di cosa si sta parlando e più della metà l’ha usata almeno una volta. Sappiamo pure che presto sarà messa sul mercato una ChatGpt per bambini. Si tratta dunque di passi in avanti straordinari sui quali però occorre fare attenzione. Infatti, come ogni risorsa digitale, l’intelligenza artificiale rappresenta sia un’opportunità di crescita che un rischio per bambini e ragazzi".

"Gli algoritmi delle AI, ad esempio, possono essere vittima delle cosiddette allucinazioni: possono cioè fornire risposte plausibili ma del tutto errate. E bisogna stare sempre attenti, anche se la si usa ‘solo’ per fare i compiti. Insomma, come nei confronti delle fake news, occorre che i minorenni si pongano con pensiero critico di fronte alle risposte dell’intelligenza artificiale. Per far ciò e non esser vittime di ‘stupidità artificiale’ sono indispensabili consapevolezza del funzionamento dell’AI e una buona istruzione”.

“Sempre parlando di un uso intelligente dell’AI – ha concluso Garlatti – occorre avere consapevolezza che denudare con una app una compagna o un compagno di scuola non è affatto uno scherzo, come talora si potrebbe pensare. Non è affatto goliardia, ma è una grave violazione della dignità altrui e – oltre a esporre a conseguenze penali – è causa di una sofferenza per alcuni insopportabile. È per questo che non mi stanco di ripetere che per rendere internet sicuro bisogna investire sempre di più nell’educazione digitale. La scuola italiana è chiamata a farlo, anche attivando la Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale, prevista oramai da anni dalla legge sull’educazione civica e che chiedo al Ministro di istituire quanto prima”.

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