06/12/2018 Notizie

Io So(g)no, inaugurata la mostra fotografica al Museo delle Mura di Roma

È stata inaugurata oggi al Museo delle Mura di Roma la mostra fotografica “Io So(g)no. Sguardi dei minori stranieri non accompagnati sulla loro realtà e i loro sogni” nata da un progetto dell’Unhcr Agenzia Onu per i Rifugiati e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia). Tredici ragazzi e due ragazze provenienti da Egitto, Albania, Eritrea, Gambia, Filippine, Somalia, Ghana e Nigeria, ospiti delle strutture d’accoglienza “Il Tetto Casal Fattoria” e “La Città dei ragazzi”, hanno raccontato per immagini la propria vita e i loro sogni in Italia.

“Io so(g)no” è articolata seguendo quattro grandi temi: “Roma. La città che ci ha protetto”; “Chi siamo”; “Ritratti (cosa vedo – cosa sogno) e “Esercizi con la luce”. L’esposizione è frutto di un’attività di formazione sul linguaggio fotografico e di ascolto istituzionale oggetto di una collaborazione tra Unhcr e Agia iniziata nell’ottobre 2017. La mostra, che apre il 7 dicembre e chiude il 6 gennaio, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. L'ingresso è gratuito.

“Ogni fotografia racconta una storia individuale – dice l’Autorità garante Filomena Albano – ma è anche la sintesi di un percorso collettivo. Di fronte a questi scatti abbiamo il privilegio di guardare la realtà attraverso gli occhi di ragazzi. Giovani che hanno vissuto l’esperienza, di certo complessa, della migrazione. I ragazzi hanno appreso tutti la tecnica fotografica, un linguaggio per molti di loro inedito. Nel contempo hanno realizzato un percorso di riflessione sul proprio modo di vedere la realtà, tentando di far emergere i sogni e i desideri che accompagnano il loro percorso di integrazione, spesso costellato da incognite e difficoltà. Ed ecco dunque foto a occhi aperti per raccontare cosa vedono e a occhi chiusi per condividere un progetto, un’ambizione o una paura”. Conclude Filomena Albano: “Il lavoro realizzato dai ragazzi ricorda la fondamentale importanza di assicurare a ogni persona di minore età il diritto alla partecipazione e dunque l’opportunità di esprimere i propri bisogni e anche i sogni. Ascoltare significa contribuire a garantire il necessario passaggio di bambini e ragazzi da ‘oggetto’ a ‘soggetto’ di diritti”.

“Nell’identificazione dei bisogni e delle necessità di protezione dei minori stranieri giunti in Italia, uno spazio importante deve essere riconosciuto al diritto del minore ad essere ascoltato e ad esprimere la propria opinione sulle questioni che lo riguardano” ha dichiarato Felipe Camargo, delegato UNHCR per il Sud Europa. Il diritto all’ascolto è infatti uno dei quattro principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia, e rappresenta la condizione fondamentale per garantire il necessario passaggio dei bambini e gli adolescenti da “oggetti” a “soggetti” – attivi e informati - di diritto.

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