Liberiamo il tempo
Prevedere per legge l’installazione di sensori anti abbandono sui seggiolini per auto costituisce un importante passo in avanti a tutela dell’incolumità dei bambini, ma è necessario lavorare anche sul piano della prevenzione e promuovere un’idea di società che favorisca le relazioni familiari e permetta a genitori e figli di “trascorrere più tempo di qualità, parlando e giocando insieme in un clima sereno”, come ci hanno chiesto gli stessi bambini riscrivendo la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La liquidità e la precarietà della vita moderna hanno inciso negativamente non solo sulla quantità ma soprattutto sulla qualità del tempo “educativo”: spesso i genitori sono troppo presi dalla ricerca del lavoro, dall’affermazione di sé, dalla preoccupazione per il presente e il futuro. E la presenza accanto ai propri figli diventa vuota, si trasforma in assenza. Ma i bambini ci osservano e avvertono le nostre assenze: essere genitori oggi significa anche ascoltarli, riconoscere il loro ruolo centrale nella costruzione delle relazioni familiari e interrogarsi sul nostro modo di porci. Significa essere consapevoli che si educa con le parole, ma si educa ancor di più con l’esempio.
Questi sono i mesi delle vacanze e delle ferie, della spensieratezza, della leggerezza e dei giochi. Perché non fermarci allora e domandarci: qual è la qualità del tempo che assicuriamo ai nostri figli?
In questo momento di crisi delle relazioni umane, può essere importante fare un passo indietro, tornare ai giochi antichi e semplici, ai castelli di sabbia, alle passeggiate o semplicemente alla gioia di stare insieme intorno ad un tavolo: assieme amici, nonni, genitori e figli.
Occorre allora che lo Stato, inteso come intera collettività, prenda atto della necessità di misurarsi con un approccio all’educazione che tenga conto del rapporto della persona con il contesto in cui vive e sviluppa la sua personalità. Ed è necessario individuare misure che “liberino il tempo” dei genitori, restituiscano loro serenità e li sollevino dalle preoccupazioni per il presente e il futuro.
Filomena Albano