26/09/2022 Notizie
Attività internazionale

Crisi climatica: l’Autorità garante a Reykjavik per l’Assemblea Enoc

Nel corso della plenaria della Rete dei garanti europei presentate le raccomandazioni dei ragazzi in materia di giustizia climatica 

Dal 19 al 21 settembre l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha partecipato a Reykjavik (Islanda) alla 26esima conferenza annuale dell’Enoc, la Rete europea dei garanti dell’infanzia, sul tema “Dare forma al futuro: i diritti dei minorenni nella crisi climatica”. La conferenza ha rappresento l’evento conclusivo delle attività annuali svolte dalla Rete aventi ad oggetto la tematica della giustizia climatica nella prospettiva dei diritti dell’infanzia.

Sono stati presentati i risultati di un report dell’Enoc sul tema e i ragazzi rappresentanti dei Paesi partecipanti al progetto Enya (European network of young advisors) hanno condiviso con i garanti europei le loro raccomandazioni, adottate al Forum di luglio scorso. Per l’Italia ha partecipato un componente della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante, che ha spiegato l’importanza che ha per i minorenni il diritto all’istruzione e all’accesso all’informazione, con specifico riguardo alla giustizia climatica, nell’ottica della promozione di maggiore consapevolezza e cooperazione. 

Nell’ambito di un tour de table, l’Autorità garante ha presentato le attività svolte con la Consulta delle ragazze e dei ragazzi sul tema dell’ascolto e della partecipazione e ha partecipato a un workshop tematico sull’organizzazione e l’approccio dei sistemi scolastici europei rispetto alla tematica ambientale. 

Alla conferenza annuale è seguita l’Assemblea generale dell’Enoc, che ha discusso e approvato un position statement sulla giustizia climatica. In tale occasione i garanti hanno anche votato a maggioranza l’ammissione del Kosovo come membro associato della rete. 

Nel corso dei tre giorni l’Autorità garante Garlatti e i suoi omologhi europei hanno visitato una Barnhaús (“casa per bambini” in lingua islandese). Essa rappresenta un modello di risposta multidisciplinare e a misura di bambino efficace nei confronti dei minori vittime e testimoni di violenza.

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