La Garante Albano: "preoccupazione per progetto riforma giustizia civile anche in Europa"

"Anche l'Europa boccia la riforma del processo civile nella parte in cui prevede lo smantellamento del tribunale per i minorenni e della procura minorile. Il rischio che il patrimonio professionale, culturale e il modello di giurisdizione a tutela delle persone di minore età possa essere compromesso, come da me evidenziato in tante occasioni, è condiviso anche in ambito internazionale". 

Lo dice l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, in riferimento alla lettera inviata dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muižnieks, al Presidente del Senato, Pietro Grasso, in cui si esprime "preoccupazione" per il progetto di riforma della giustizia civile, attualmente in esame al Senato. 

Nella lettera al Presidente Grasso, il Commissario rileva che "il trasferimento delle competenze di tribunali e procuratori dedicati alle persone di minore età ad organismi giudiziari ordinari può portare ad una diluizione della capacità dei giudici e dei procuratori di prestare un'attenzione adeguata e specifica alle esigenze dei bambini", con il "rischio che l'esperienza e la conoscenza sostanziali accumulate in decine di anni dai professionisti della giustizia giovanile in Italia possano  in parte essere persi".

Il Commissario sottolinea che l'approvazione del progetto di legge "sarebbe un passo nella direzione sbagliata, considerato che una giustizia a misura di bambino deve essere "accessibile, adatta all'età, veloce, diligente, focalizzata sui bisogni e sui diritti del minore". Tutte condizioni che "sono meglio soddisfatte in un sistema in cui la giustizia viene erogata da professionisti specializzati e con competenze esclusive, come avviene attualmente in Italia", e come anche testimonia "l'esperienza di diversi Paesi", osserva ancora Nils Muižnieks.

"Il Commissario rileva punto per punto le stesse preoccupazioni da me espresse mesi fa – nota la Garante Albano - quando ho rivolto al Parlamento un appello per dire no allo smantellamento del tribunale per i minorenni e della procura minorile e dire invece sì ad una riforma della giustizia a misura di bambino.

In questo momento storico occorre aumentare il sistema di protezione dell'infanzia – conclude Filomena Albano – una questione centrale per il presente e il futuro dell'Italia, anche per la presenza delle nuove sfide rese urgenti dalla situazione di povertà economica e dall'arrivo in Italia di tanti minori migranti".