17/05/2016 Notizie

I rischi dei nuovi media: la Garante interviene al Seminario di Generazioni Connesse

La Garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano ha partecipato al seminario formativo tenuto presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza di Roma sul tema “Bambini, adolescenti e rischi dei Nuovi Media: prevenzione e intervento”. L’incontro, destinato a professionisti dell’infanzia e dell'adolescenza (assistenti sociali, pediatri, psicologi ed educatori), è inserito nell’ambito delle attività previste per il 2016 dal Progetto Generazioni Connesse e finalizzato alla sensibilizzazione sull’importanza della sicurezza in Rete, soprattutto per gli utenti più giovani e maggiormente esposti ai possibili rischi. “Sono titolare dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza solo da due settimane - ha detto Filomena Albano salutando i partecipanti al seminario - e la scelta di questa giornata formativa per il mio primo intervento pubblico non è casuale, in primo luogo perché il rapporto dei bambini e degli adolescenti con i media può diventare un problema che tutti noi siamo chiamati a non sottovalutare; in secondo luogo perché l’Autorità, insieme ad altri interlocutori istituzionali e del mondo delle associazioni e delle organizzazioni, è partner del progetto Generazioni Connesse, che è un po’ l’emblema di quella rete tra diversi soggetti in vista di un risultato comune, a cui penso debba essere indirizzata la mia azione. Non sono una nativa digitale, ma sono consapevole dei vantaggi della tecnologia, che va però controllata: per farlo, bisogna incidere sulla corretta informazione dei bambini, degli adolescenti e dei loro genitori, ma anche sulla formazione degli operatori, sia sul versante della prevenzione dei rischi che della cura dei danni. In questa azione non siamo soli: l’Unione Europea ci indirizza e ci indica la strada anche sotto il profilo normativo. Di recente è stato approvato il Regolamento dell’Unione in materia di privacy che, a proposito delle persone di minore età, prevede che non possono essere immessi in rete dati o immagini se non vi è il consenso del titolare della responsabilità genitoriale. Il Regolamento dell’Unione entrerà in vigore solo fra due anni, un tempo appena sufficiente per consentire a ciascun Paese di organizzarsi in modo da valutare l’impatto delle nuove norme con l’utilizzo che i nostri ragazzi fanno dei media e, in particolare, dei social network. Anche il Consiglio d’Europa ha contribuito all’impianto normativo: la Convenzione di Lanzarote, ratificata dall’Italia, ha introdotto nuove ipotesi di reato, fra cui il grooming, che hanno un forte impatto sull'utilizzo quotidiano della rete da parte dei nostri ragazzi.

Le nostre ultime notizie

I nostri ultimi eventi

Archivio uffici stampa