Al via la disciplina su permessi sul lavoro, spese ed equa indennità. Garlatti: “Un risultato positivo dopo le nostre sollecitazioni”.
Inclusione
“Un aquilone che vola forte e visibile, se manca l’aria cade. [Questo aquilone] sono io e la mia vita di ragazzo autistico, sicuro che senza l’aiuto di tutti non vive. Resistiamo se esistiamo, parlate di noi grazie.” (Andrea Antonello)
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce e proclama la dignità di ogni essere umano, affermando che “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana nonché l’uguaglianza e il carattere inalienabile dei loro diritti sono le fondamenta della libertà, della giustizia e della pace nel mondo” (Preambolo).
Ad una dichiarazione di tale portata, tuttavia, devono corrispondere azioni concrete che garantiscano l’effettiva realizzazione di quanto affermato. Ecco perché l’Autorità garante interviene per assicurare la dignità di cui tutti sono detentori, senza distinzione o eccezione alcuna, ma che, purtroppo, in determinati contesti di vita rischia continuamente di essere messa in discussione.
Interventi di sensibilizzazione e promozione dell’inclusione sono, quindi, attivati dall’Autorità sia per contrastare la povertà (economica ed educativa) che per lottare contro l’esclusione e la segregazione che vedono spesso coinvolti bambini e adolescenti vulnerabili. Sostanzialmente, ogni progetto o azione promosso dall’Autorità, è volto a garantire che tutte le persone di minore età, indipendentemente dal loro status giuridico e dalla loro condizione sociale, possano condurre un’esistenza piena e degna e possano partecipare attivamente alla vita della comunità attraverso un percorso di autonomia, apprendimento e consapevolezza.
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