24/10/2023 Notizie
Inclusione

Minori migranti, l’Autorità garante per l’infanzia in audizione al Comitato Schengen

Ripercorse le tappe del sistema italiano di accoglienza, ribadita la necessità di risposte strutturali al di là dell’emergenza

Questo pomeriggio l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti è stata audita alla Camera dal Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

L’audizione è stata svolta nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno dell’ingresso nel territorio nazionale dei minori stranieri non accompagnati. In particolare, per approfondire la dimensione attuale del fenomeno nel contesto delle dinamiche migratorie, il sistema di accoglienza e protezione, l’evoluzione del quadro normativo nazionale ed europeo, nonché le misure per l’inclusione e l’autonomia.

“I numeri dei minorenni stranieri non accompagnati registrati la scorsa estate non sono poi così diversi dal picco più alto che si è raggiunto in Italia nel luglio del 2017” ha osservato Garlatti. “A quella data infatti erano circa 19.000, oggi sono circa 23.500, ma va precisato che quest’ultimo dato comprende anche gli oltre 4.200 minorenni ucraini fuggiti dalla guerra”. L’Autorità garante ha poi evidenziato che la percezione dell’emergenza deriva dalla scarsa disponibilità di posti per l’accoglienza, frutto di un approccio emergenziale che si protrae da anni.

Occorre rendere strutturale il sistema di gestione della prima accoglienza, creando centri governativi riservati esclusivamente ai minorenni ed evitando la promiscuità con i migranti adulti. Questo permetterebbe anche di decongestionare il sistema di seconda accoglienza, gestito dai Comuni, che attualmente risulta saturo. Inoltre è necessario approvare il decreto che disciplina i primi colloqui, anche per accelerare i tempi per la definizione del progetto migratorio del minorenne, che potrebbe volersi ricongiungere con i propri parenti in un altro paese europeo”.

Nel corso dell’audizione l’Autorità garante ha ripercorso sinteticamente le tappe dell’evoluzione del sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati fino all’adozione della legge 47 del 2017 (“legge Zampa”), che ha rappresentato un punto di svolta e un modello di accoglienza esemplare. Ha ricordato, in particolare, che grazie a questa normativa è stata introdotta nel sistema italiano la figura del tutore volontario, figura che va ulteriormente valorizzata e supportata anche nel rapporto con gli enti e le organizzazioni locali.

 

 

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