Faq strade in gioco
Sì. L’Avviso prevede la possibilità di forme di collaborazione con Enti del Terzo Settore (ETS) “regolarmente iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)” al fine di poter considerare ammissibili le spese sostenute da tali soggetti.
Nell’indicare gli Enti del terzo settore coinvolti nel progetto occorre fornire, nella sezione 8 dell’allegato 3, gli estremi identificativi che consentano di verificare univocamente l’iscrizione al RUNTS (quali: codice fiscale, denominazione, numero e sezione di iscrizione, ecc.).
Tuttavia, è possibile presentare la documentazione che attesti l’iscrizione al RUNTS come allegato alla proposta progettuale, unitamente a lettere di adesione, manifestazioni di interesse o dichiarazioni di intenti che comprovino il coinvolgimento degli enti nel progetto.
Esatto: la proposta va redatta secondo il modello allegato (Allegato 3), quindi la pagina iniziale del documento non va rimossa né modificata.
Il codice CUP può essere richiesto e ottenuto da parte del Comune dopo l’ammissione al finanziamento della relativa proposta progettuale, prima dell’avvio delle attività progettuali.
Sì, rientra tra le spese ammissibili.
Si rammenta che, in caso di esternalizzazioni di servizi disciplinate dal Codice dei contratti pubblici, le “spese per servizi strettamente necessari allo svolgimento delle attività progettuali” sono incluse tra le spese ammissibili entro i limiti previsti (ovvero nel caso in cui non si superi il 50 % del valore complessivo del progetto per le esternalizzazioni).
L’esito dell’istruttoria sarà reso noto mediante pubblicazione sul sito istituzionale dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA), entro tempi compatibili con le fasi di valutazione tecnica e amministrativa previste dall’Avviso. Si consiglia, pertanto, di monitorare il sito per eventuali aggiornamenti. I Comuni titolari di progetti ammessi al finanziamento saranno comunque contattati anche in modo diretto.
Il Comune beneficiario è titolare del finanziamento e gestisce la rendicontazione. Le spese sostenute dagli ETS possono essere rimborsate dal Comune (non come trasferimenti diretti da parte dell’Autorità) se documentate e ammissibili. Le modalità operative per la gestione delle spese e dei rimborsi saranno definite e condivise tra il Comune e l’ETS nell’ambito della collaborazione progettuale, nel rispetto della normativa vigente e degli obblighi previsti dall’Avviso.
L’Avviso non prevede un range d’età obbligatorio, ma si rivolge in generale a tutti i minorenni (bambini e adolescenti). La definizione più precisa del target d’età è demandata al Comune proponente, che potrà individuarlo sulla base delle specifiche esigenze del territorio e delle finalità del progetto, nel rispetto degli obiettivi generali dell’iniziativa.
La voce "servizi" nell'Avviso si riferisce all’acquisto di servizi in base al Codice dei contratti pubblici e può riguardare diverse tipologie di prestazioni, purché siano "strettamente necessarie allo svolgimento delle attività progettuali" e rispettino il limite del 50% del valore complessivo del progetto previsto per le esternalizzazioni.
Nel rispetto di detti limiti, i servizi possono essere forniti, oltre che da ETS, anche da altri soggetti giuridici (professionisti, aziende) fornitori di servizi specialistici quali, ad esempio, servizi di comunicazione e promozione, realizzazione di materiali informativi (locandine, grafica, contenuti web), campagne di sensibilizzazione, servizi di consulenza tecnica, collaborazioni con artisti e designer per la caratterizzazione visiva degli spazi.
La modalità corretta dipende dal ruolo che l’ETS assume. Di seguito due opzioni:
Opzione A – ETS come operatore economico (affidamento di servizio secondo il Codice dei contratti pubblici).
- In questo caso l’ETS può essere selezionato mediante procedura di evidenza pubblica o altra forma prevista dal Codice dei Contratti Pubblici.
- Non è necessario che l’ETS sia iscritto al RUNTS per partecipare, se agisce come operatore economico, a condizione che soddisfi i requisiti tecnici, economici e legali richiesti dal bando (inclusa la capacità di erogare il servizio).
- L’operatore economico emette fattura per i servizi resi, che viene saldata dal Comune previa verifica della regolare esecuzione.
- È fondamentale rispettare il limite del 50% del valore complessivo del progetto per le esternalizzazioni. Ciò significa che l’importo affidabile all’operatore economico non può superare tale soglia.
- I beni durevoli (massimo € 6.000) devono essere acquistati direttamente dal Comune, in quanto devono rimanere di sua proprietà.
- Il restante budget, al netto delle spese per beni durevoli e per il servizio affidato all’operatore economico, potrà essere utilizzato per le altre spese ammissibili previste dal bando (personale, beni di consumo).
Opzione B – ETS come “partner di progetto” coinvolti nelle forme previste dal Codice del Terzo Settore.
- In questo caso l’ETS interviene come “partner progettuale”, non come prestatore nel contesto di servizi affidati ai sensi del Codice dei contratti pubblici.
- L’ETS deve essere iscritto al RUNTS;
- L’ETS rendiconta a costi reali le spese sostenute.
- Il Comune, nel rendiconto del progetto, includerà queste spese sostenute dall’ETS come parte del budget approvato, specificando che sono state sostenute dall’ETS.
- In questa modalità, non si applica il limite del 50% del valore complessivo del progetto previsto per le esternalizzazioni. Restano escluse le spese per beni durevoli (massimo € 6.000), che devono comunque essere sostenute direttamente dal Comune (e non dall’ETS) in quanto tali beni devono rimanere di sua proprietà.
- Inoltre, è possibile detrarre dal budget destinato all’ETS eventuali spese che il Comune intende gestire direttamente.