Dispersione scolastica, la garante Marina Terragni: “Fondamentale il supporto alle famiglie”
L’Autorità garante in commissione Istruzione al Senato: “Il sostegno fin dai primissimi giorni di vita del bambino è decisivo”.
“Contro la dispersione scolastica e la povertà educativa è fondamentale la progettazione coordinata delle iniziative tra scuole, servizi e terzo settore. Assoluto rilievo hanno poi la formazione continua degli insegnanti e il coinvolgimento delle famiglie. Quest’ultimo costituisce un punto delicato: c’è un deterioramento della fiducia tra molte famiglie, in particolare quelle deprivate, e le istituzioni scolastiche. Si tratta di lavorare per ricostruire questo tessuto. Infatti, anche sul fronte della dispersione scolastica il sostegno alle famiglie fin dai primissimi giorni di vita del bambino è e resta assolutamente decisivo”.
Così Marina Terragni, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ieri pomeriggio è stata ascoltata dalla Commissione Istruzione pubblica del Senato. “Va trovata una strada che veda il coinvolgimento delle famiglie da un lato e, dall’altro, l’irrinunciabile rigore introdotto dal decreto Caivano contro quelle famiglie che non garantiscono ai loro figli la grande opportunità costituita dalla scuola. L’asprezza delle sanzioni, da intendersi sempre come extrema ratio, dovrebbe accompagnarsi a costanti azioni di sostegno e a iniziative che favoriscano e promuovano il dialogo scuola-famiglia anche nelle situazioni più difficili”.
In Italia la quantità di coloro che abbandonano gli studi o la formazione (dispersione esplicita) è passata dal 12,7% del 2021 al 9,8% del 2024, mentre coloro che non hanno competenze adeguate alla prosecuzione degli studi (dispersione implicita) è passata dal 9,8% del 2021 al 6,6% del 2024, ma nel 2025 si registra una risalita all’8,7%.
Nel corso del suo intervento Terragni ha ricordato i tre assi di intervento contro la dispersione scolastica: il primo è il contrasto nelle aree che ne registrano alti tassi; il secondo è la prevenzione, che passa innanzitutto dall’investimento nei servizi alla prima infanzia con effetti positivi duraturi che riescono a compensare una vita familiare svantaggiata. Il terzo, infine, è la promozione di fattori che contribuiscono alla riuscita scolastica. Tra di essi l’Autorità garante ha segnalato come buona pratica i progetti realizzati da Foqus, Fondazione Quartieri spagnoli, che in dieci anni hanno portato la dispersione dal 33% a zero. Nel momento in cui si offrono eccellenze nei contesti più degradati si produce l’effetto virtuoso di mettere in contatto giovani che provengono da situazioni deprivate con quelli che appartengono a contesti più fortunati, realizzando una vera e propria contaminazione sociale. In questo caso tra Quartieri spagnoli, Vomero e Posillipo.


