20/11/2025 Notizie
Famiglia

Marina Terragni: “La fragilità delle famiglie alla radice dei problemi dei minori” 

Nella Giornata mondiale dell’infanzia l’Autorità garante ha annunciato le iniziative che intende realizzare nel 2026.

Marina Terragni: “La fragilità delle famiglie alla radice dei problemi dei minori” 

Su altri fronti a tutela di bambini e ragazzi Terragni ha dato notizia di ulteriori progetti. L’ascolto delle persone di minore età sarà realizzato attraverso consultazioni pubbliche – come quella per sapere cosa pensano i ragazzi della guerra – e la Consulta delle ragazze e dei ragazzi.  “A questo organismo consultivo di minorenni dell’Agia sarà richiesto anche di indicare dispositivi di autodifesa da Big Tech che loro stessi stanno già ponendo in atto, perché proprio dai nativi digitali possono venire utilissime suggestioni per il decisore politico. In generale l’attenzione al tema del digitale è decisiva anche per il contrasto alla devianza e alla criminalità giovanile”.

“Non ci siamo resi conto di cosa significava l’incredibile rivoluzione che è stata il web nella vita di bambini e ragazzi – ha evidenziato in apertura Terragni – Rispetto all’impatto prodotto dal digitale i divieti vanno bene purché ci sia consapevolezza che si tratta di ‘toppe’ e si riconosca che ci troviamo di fronte a un’abdicazione alla responsabilità educativa. I nuclei familiari – ha aggiunto – sono infragiliti oggi dall’isolamento, dalla perdita della rete familiare più ampia, dallo sfaldarsi della comunità: non ce la fanno più. Un altro fenomeno al quale stiamo assistendo è quello della ‘non maternità di massa’: non fare figli sta diventando una scelta che si avvicina a essere una scelta di massa tra le giovani generazioni”.

Eugenia Roccella e Marina Terragni

La ministra per la famiglia Eugenia Maria Roccella ha sottolineato come mettere al centro la famiglia sia fondamentale, e che proprio dalla centralità della famiglia passa la nuova visione che orienta le politiche del governo. Per Roccella è necessario sostenere le famiglie nel compito educativo, per ricreare attorno a esse una comunità educante e fornire strumenti e occasioni per recuperare la capacità educativa.

Flavia Fratello e Daniele Novara

A tracciare un quadro generale è stata la statistica Monica Pratesi con un’analisi sociodemografica della vulnerabilità familiare in Italia. Pratesi, in particolare, ha segnalato tre nuove vulnerabilità che riguardano i minorenni: istruzione, ambito digitale e isolamento. A seguire il pedagogista Daniele Novara è intervenuto sul tema dell’eccesso di neuro diagnosi su bambini e adolescenti e sull’opportunità di praticare un check educativo sulle famiglie.

Flavia Fratello e Michela Brambilla

Nel corso dei lavori è intervenuta con il suo saluto la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Michela Vittoria Brambilla, che ha ricordato l’indagine in corso della commissione sulla fragilità emotiva dei minorenni. Per Brambilla occorre dare a scuola e famiglie strumenti per riconoscere precocemente i segnali di disagio dei ragazzi e per intervenire.

Flavia Fratello e Marco Gui

Marco Gui, sociologo e tra gli ideatori del progetto “Patti digitali”, ha affrontato la questione dell’accesso precoce al digitale e dell’aiuto alle famiglie nelle sfide educative mettendole in rete su questo fronte. Auspicata una legge sulla maggiore età sull’accesso al digitale. Monica Velletti, magistrato della famiglia, ha evidenziato come una volta le fragilità riguardassero i figli, mentre oggi colpiscono soprattutto i genitori. Velletti ha sollecitato l’individuazione di risposte che possono essere quella di un approccio severo insieme a risorse quali la mediazione familiare, i gruppi di parola e ad altri strumenti sociali.

Ha moderato il convegno la giornalista Flavia Fratello.

Le linee d’azione dell’Autorità garante per il 2026

Marina Terragni, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia 2025, annuncia le linee d’azione dell’Autorità per il 2026. Terragni assicura un’attenzione continuativa alle tematiche affrontate nel corso del convegno, collaborando attivamente con il Ministero della famiglia per la valorizzazione delle azioni sui primi Mille giorni a sostegno dei nuclei fragili e per l’attivazione della rete dei Centri per la famiglia distribuiti sul territorio. Sempre in collaborazione con il Ministero della Famiglia, l’Autorità garante si impegnerà nella promozione dell’educazione all’uso delle tecnologie digitali, dedicando attenzione e sostegno al progetto “Patti digitali”. 

L’Agia inoltre intende sostenere e pubblicizzare lo strumento della mediazione familiare nei casi di separazione, strumento ancora poco conosciuto e al quale ha già dedicato un’approfondita ricerca. Tra i progetti c’è anche l’attivazione dei Gruppi di Parola (GdP). Il GdP è una forma d’intervento breve, che ha lo scopo di accompagnare i bambini e le loro famiglie durante la riorganizzazione della vita quotidiana a seguito della separazione o del divorzio. “Sarà anche mantenuta attiva l’attenzione sul tema degli allontanamenti dei minori con collocamento in case-famiglia” ribadisce Terragni. “Intervento che deve tornare a essere del tutto residuale ed eccezionale, privilegiando il sostegno al nucleo in difficoltà”.  

Un ulteriore focus di interesse è rappresentato dagli abusi in famiglia, con particolare riguardo al tema della violenza assistita già affrontato con la III Indagine nazionale sul maltrattamento di bambini e adolescenti in Italia in collaborazione con Terre des Hommes e Cismai, che a breve sarà presentata in Europa e sul quale Agia continuerà a lavorare con rilevazioni periodiche e proposte in contrasto.  

“Infine, stiamo elaborando un progetto sul tema della cura (CaRevolution), valore fondativo delle comunità umane, promuovendo tra bambini e ragazzi un modello sociale che riconosca l’interdipendenza tra gli esseri umani e la fondamentale natura relazionale dell’umanità e superando la concezione di individuo isolato, del tutto autonomo e indipendente” conclude Terragni. 

Su altri fronti a tutela di bambini e ragazzi Terragni ha dato notizia di ulteriori progetti. L’ascolto delle persone di minore età sarà realizzato attraverso consultazioni pubbliche – come quella appena lanciata per sapere cosa pensano i ragazzi della guerra – e la Consulta delle ragazze e dei ragazzi.  “A questo organismo consultivo di minorenni dell’Agia sarà richiesto anche di indicare dispositivi di autodifesa da Big Tech che loro stessi stanno già ponendo in atto, perché proprio dai nativi digitali possono venire utilissime suggestioni per il decisore politico. In generale l’attenzione al tema del digitale è decisiva anche per il contrasto alla devianza e alla criminalità giovanile”. 

In tema di consapevolezza nei confronti del digitale sarà realizzato un progetto per fornire ai più piccoli strumenti culturali e cognitivi per affrontare con l’aiuto di Geronimo Stilton le sfide dell’intelligenza artificiale. In chiave poi di riduzione del tempo-schermo l’Autorità varerà un progetto per la promozione della lettura sin da piccoli: è prevista una “staffetta letteraria” che idealmente attraverserà il Paese da Nord a Sud, ospitando laboratori nelle biblioteche pubbliche.  

Nella stessa chiave di riduzione del tempo-schermo sta giungendo infine a destinazione il progetto “Strade in gioco”: 450 mila euro che l’Agia assegnerà ai comuni con popolazione tra 10 mila e i 200 mila abitanti – e densità abitativa di almeno 1.500 abitanti per chilometro quadrato – per progetti che offrano ai bambini spazi per il gioco e l’incontro libero senza attività strutturate.