16/09/2019 Notizie
Educazione

Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: le priorità per la scuola, cosa c’è da fare

In occasione dell’apertura dell’anno scolastico l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, formulando un bilancio sulle priorità già segnalate per l’attuazione dei diritti di bambini e ragazzi a scuola. Si tratta di cinque obiettivi individuati dodici mesi fa dall’Autorità garante: sicurezza e accessibilità degli edifici scolastici, scuole aperte a misura di studente per contrastare povertà educativa e marginalità, contrasto al bullismo e al cyberbullismo, scuola inclusiva e lotta alla dispersione scolastiche.

“Molte sono la sfide da affrontare” commenta Filomena Albano, che partecipa a “Tutti a Scuola”, la cerimonia nazionale di inaugurazione del nuovo anno scolastico in programma oggi pomeriggio all’Aquila con la partecipazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro Fioramonti. Nel kit consegnato ai circa mille studenti presenti anche il libro illustrato dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza “Geronimo Stilton. Viaggio alla scoperta dei diritti dei bambini” (edito da Piemme) dedicato alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La cerimonia è trasmessa in diretta, dalle 16.30 alle 18.45 su Rai Uno.

Edifici sicuri e accessibili

È stata adottata la programmazione 2018-2020 per l’edilizia scolastica, ora vanno rese al più presto effettive le misure previste e va monitorato lo stato di avanzamento dei cantieri. “Auspico in ogni caso che gli interventi portino alla totale accessibilità degli istituti da parte degli studenti con disabilità, attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche e la presenza di segnali visivi, acustici e tattili” sostiene l’Autorità garante.

Scuole aperte e a misura di studente, tempo pieno e mense

Contro la povertà educativa sono state stanziate risorse per alcune zone ad alta fragilità (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Un impegno che va ora monitorato anche per individuare buone pratiche da replicare altrove. Resta comunque prioritario sviluppare una cultura della scuola come spazio a misura di studente, in cui valorizzare attività attrattive e partecipative. “Resta ancora l’esigenza di garantire in Italia pari opportunità di accesso al tempo pieno, alle mense scolastiche e alle scuole dell’infanzia. Finalità queste perseguibili attraverso l’individuazione dei corrispondenti livelli essenziali delle prestazioni previsti dalla costituzione” dice Filomena Albano.

Contrasto al bullismo e al cyberbullismo a scuola

È ripresa l’attività del tavolo interistituzionale previsto dalla legge del 2017 contro il cyberbullismo. Vanno attuati gli strumenti previsti dalla stessa legge, in particolare il piano integrato di azione e il codice di co-regolamentazione. “Rimane la necessità di avviare l’insegnamento dell’educazione civica e all’affettività e di promuovere la cultura della mediazione. Le azioni per sviluppo della consapevolezza digitale devono essere rafforzate” osserva la Garante.

Scuola inclusiva

È stato adottato in materia, il 7 agosto scorso, il decreto legislativo 96. “Affinché sia efficace, occorre adottare tempestivamente i decreti attuativi” evidenzia Filomena Albano. “Rimane la necessità di assicurare continuità maggiore continuità didattica agli studenti con disabilità e di assicurare un numero adeguato di insegnanti specializzati”. Vanno garantite poi ai minorenni “fuori famiglia” pari opportunità di accesso al sistema educativo. Quanto poi alla scuola in ospedale, dopo l’apertura del portale nazionale e il varo delle linee di indirizzo nel giugno scorso, si rende necessaria un’azione di monitoraggio e di governance affinché i servizi offerti siano uniformi e di alta qualità su tutto il territorio nazionale.

Lotta alla dispersione scolastica

Sono state poste in campo azioni per rilevare con maggior precisione il fenomeno dell’abbandono scolastico. Resta comunque l’esigenza di prevedere una rilevazione tempestiva dei casi di abbandono scolastico e rafforzare il raccordo tra gli uffici scolastici territoriali, i servizi sociali degli enti locali e i tribunali per i minorenni.

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