Educazione

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Sottoscritto un protocollo di intesa tra l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) e la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), alla quale aderiscono oltre 80 atenei italiani. A firmarlo, questa mattina nella sede della Crui, la Garante Filomena Albano e il presidente della Crui, Gaetano Manfredi. “Lo scopo dell’accordo, che resterà in vigore per tre anni, è la promozione e la diffusione della cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ed è un investimento per il Paese e il suo futuro il fatto che ciò avvenga a livello accademico” dice Filomena Albano.

La collaborazione tra Agia e Crui punta a realizzare iniziative finalizzate a:

  • promuovere e divulgare la cultura dei diritti dell’infanzia e l’adolescenza, anche attraverso la pubblicazione e diffusione di volumi sul tema;
  • promuovere la diffusione della cultura della legalità;
  • promuovere la formazione dei futuri professionisti che opereranno nel settore dell’infanzia e dell’adolescenza sui diritti delle persone di minore età previsti dalla Convenzione di New York e dalle altre normative internazionali, europee e nazionali.

Autorità e Conferenza promuoveranno e realizzeranno attività scientifiche e culturali per divulgare le attività realizzate in attuazione del protocollo per diffondere sul territorio la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il protocollo d'intesa

29/07/2021

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha scritto a Mario Draghi, al ministro dell'Istruzione, ai presidenti delle Regioni e ai sindaci affinché a settembre nelle scuole italiane si torni a far lezione in presenza. “Il Governo si sta dando da fare in questa direzione, ritenuta prioritaria anche dal Cts. E ciò è apprezzabile. Uno dei nodi principali a cui pensare per tempo è quello dei trasporti, che devono fare i conti con l’affollamento alla riapertura degli uffici, ma è anche necessario fare uno sforzo in più per trovare aule sufficientemente ampie da consentire agli studenti di andare a scuola in sicurezza”.  

In una nota inviata oggi l’Autorità garante ha raccomandato di assicurare mezzi di trasporto “riservati ai ragazzi”, anche attraverso convenzioni con società private che gestiscono i bus rimasti fermi per le conseguenze della pandemia. Suggerita pure l’emissione di voucher per gli studenti che debbano ricorrere al trasporto privato. Quanto poi all’ipotesi di utilizzare altre soluzioni per diminuire l’affollamento dei mezzi nelle ore di punta, come orari differenziati di ingresso, lezioni pomeridiane o di sabato, l’Autorità garante manifesta preoccupazione che in tal modo possano essere lesi i diritti al gioco, allo sport e al tempo libero dei ragazzi previsti dalla Convenzione di New York

Sul fronte delle aule l’Autorità garante ha chiesto di compiere una ricognizione degli edifici pubblici o del privato sociale non utilizzati o poco utilizzati per adibirli ad aule. "Andrebbe anche ripensato il concetto di aula scolastica. Si può pensare di utilizzare spazi alternativi per fare lezione, come ad esempio parchi pubblici, sale museali, luoghi adibiti alla cultura. Queste sono alcune idee, ma vanno cercate tutte le soluzioni possibili per raggiungere lo scopo - irrinunciabile - di assicurare a tutti gli studenti a partire dal prossimo settembre lezioni in presenza. La didattica a distanza, pur preziosa, è stata un’esperienza utile ad evitare la chiusura delle scuole, ma da considerare al passato”. 

La nota dell’Autorità garante 

06/09/2021

“Si rientra in classe: con il piano scuola il Ministero dell’istruzione ha fatto un grande sforzo per far tornare gli studenti a seguire le lezioni in presenza. Sono state previste misure e risorse per i trasporti e anche questo è positivo, a patto che siano adottati i piani di trasporto locale. Ma qualora non ci fosse sufficiente disponibilità di mezzi o di corse, per evitare pericolosi affollamenti i tavoli di coordinamento previsti presso le prefetture potrebbero scegliere di differenziare l’orario di ingresso a scuola, se non addirittura imporne l’articolazione in turni antimeridiani e pomeridiani. Queste soluzioni potrebbero compromettere i diritti al riposo, al gioco, allo sport, alle attività culturali, ricreative ed educative riconosciuti a bambini e ragazzi dalla Convenzione di New York. Per questa ragione ho scritto al Ministro dell’interno Luciana LamorgeseAuspico che tutti i prefetti italiani possano assicurare il rispetto anche di questi fondamentali diritti”.

A esprimere questa preoccupazione è Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ha inoltre indirizzato una nota al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga, al Presidente dell’Anci Antonio Decaro e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Agli stessi destinatari Garlatti aveva chiesto, lo scorso 29 luglio, una serie di misure a tutela dei diritti di bambini e ragazzi in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico. “Richieste che hanno trovato risposta nelle previsioni del piano scuola ma che ora devono trovare un’applicazione concreta in tutte le regioni senza differenze territoriali, garantendo parità di accesso all’educazione e all’istruzione a tutti i bambini e ragazzi” dice l’Autorità garante.

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